domenica 4 agosto 2013
ATM
1,70. Non è la mia altezza e neanche il peso di un bebè. E' il prezzo che la giunta Pisapia ha deciso di imporre per quanto riguarda un biglietto giornaliero dell'Atm, che sia tram, metro, bus, poco importa. Gianni De Nicola, l'assessore ai Trasporti della provincia afferma: "Questa manovra del Comune penalizza soprattutto i pendolari ed è una vergogna" e continua "Se diciamo di voler togliere le auto dalla strada per decongestionare e ridurre l'inquinamento, non possiamo poi vessare gli utenti alzando i costi degli abbonamenti. E' una contraddizione clamorosa". Nulla di più vero. E' stata introdotta l'Area C nel 2012, ovvero un'area che delimita il centro di Milano, in cui sono presenti delle telecamere pronte a multare chiunque non paghi il biglietto. L'accesso nel centro di Milano, durante la settimana, è pari a 5 euro, sabato e domenica invece è nullo. Probabilmente la giunta Pisapia ha fatto una ricerca e ha scoperto che se paghi non inquini. Strano ma vero, cosa non si approva per fatti economici... Ad ogni modo ciò dovrebbe far in modo che le persone lascino la macchina nel box di casa e si muovano con i mezzi pubblici messi a disposizione dal Comune di Milano. Ma se non intendo inquinare il territorio di Milano, lasciando la macchina a casa, perché devo comunque essere punito con un aumento del prezzo del biglietto giornaliero Atm che, tra l'altro, cambia con la stessa frequenza degli smalti della D'Urso? Questo solo Dio e Pisapia lo sanno. Una persona sarebbe anche disposta a pagare a caro prezzo un giornaliero, ma il servizio dovrebbe essere impeccabile: pulizia, puntualità e posto a sedere assicurato. Ma queste sono qualità che non rispecchiano l'Atm, ho personalmente aspettato un bus per 20 min, per poi vederne arrivare tre in contemporanea, ovviamente, nel frattempo, si era creata la folla ad aspettare, per quanto riguarda la pulizia non tendo ad accennare e il posto a sedere non l'ho visto neanche lontanamente. Insomma in settant'anni di ticket il prezzo è aumentato, non ci sono dubbi, da 2 lire nel 1945 a 1,70 nel 2014. A voi la scelta sul mezzo più opportuno, comodo ed economico per muoversi nella nostra metropoli, che resta comunque la città italiana con la tariffa dell'abbonamento mensile più economica.
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