sabato 27 luglio 2013
QUELLE VITE VIRTUALI CHIAMATE SOCIAL NETWORK
Non è una semplice moda passeggera, è un radicale cambiamento di stili di vita, un completo stravolgimento. Si tratta della nascita delle piattaforme digitali, i famosissimi e sempre più utilizzati Facebook, Twitter, Instagram, Skype e chi più ne ha più ne metta. Queste vite virtuali, questa voglia di far sapere, a tutti i contatti, cosa si sta facendo in quel preciso instante, con chi si è, perché si è lì, dove ci si trova e perché no... la fotina che conferma tutto non manca mai! Dalla passeggiata con l'amica a prendere un gelato alle spiagge romagnole con champagne targato "Papete". Non ci sono più segreti, non c'è più privacy, non si utilizza neanche più la frase "ma l'hai sentita l'ultima?" perché l'ultima è proprio lì, davanti agli occhi di tutti, Giulia che si è lasciata con Matteo perché Matteo l'ha tradita con Francesca e bla bla bla... Di conseguenza ci appare nella "home" che Giulia "è passata da fidanzata ufficialmente a single", che Matteo condivide video musicali su YouTube deprimenti e Francesca se la spassa nelle spiagge romagnole con la bottiglia del "Papete". Facciamo due più due e scoviamo tutto. Ma tutto ciò ci interessa veramente? Sapere ogni minimo particolare della vita di una persona ci riguarda da vicino? A quanto pare sì. Siamo tutti ipnotizzati da questo mondo, non riusciamo a farne a meno, non riusciamo a smettere. Pensare alla nostra vita senza l'applicazione blu con la "f" o senza l'uccellino che vola ci pare assurdo. Senza non saremmo più sul pezzo, non sapremmo tutti i gossip, non sapremmo che il royal baby ha finalmente un nome, prima ancora che venga detto al telegiornale, non sapremmo che Belen è a Formentera e non sapremmo tutte le mosse dei nostri amici, insomma non sapremmo tante, forse troppe questioni probabilmente irrilevanti. Siamo sempre alla ricerca di una notifica, di un "like" su una foto appena postata, di una nuova richiesta di amicizia. Ecco il punto, le richieste di amicizia. Su internet si ha la possibilità di conoscere infinite persone, da cui possono sfociare infiniti amori, amori a distanza, amori virtuali, amori, per la maggior parte delle volte, con significati diversi rispetto l'amore vero. Un po' come quello di Giulia e Matteo. E poi, ciò che è ancora più preoccupante è che, al giorno d'oggi, sono sempre di più i piccini che vogliono iscriversi a qualche piattaforma, perchè seguono noi grandi e vogliono essere affascinati anche loro da questo mondo insulso; non c'è più la bellezza di giocare in cortile con tutti i bambini del palazzo, a palla battaglietta, o saltare alla corda con canzoncina associata, non c'è più la collezione delle tessere telefoniche o Barbie che litiga con Ken, non è rimasto più nulla dell'infanzia, che probabilmente è il periodo più bello e rilassante della nostra nostra vita.
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