Sembra un film, una fiction, lui, lei e l'altra. I protagonisti però, in questo caso, sono reali: Lui sarebbe il famoso cantante italiano Massimo di Cataldo, Lei la stimata artista visuale Anna Laura Millacci e l'Altra la prima moglie di Massimo, Jorgelina Borda Amezaga. Tutto si è scatenato sul social network più famoso sulla faccia della terra, Anna Laura ha voluto denunciare pubblicamente la violenza fisica e psicologica del marito e lo ha fatto con immagini molto crude: il suo volto violaceo, gli occhi tristi e spenti rossi e la foto di una vasca da bagno in cui è presente un ipotetico feto zuppo di sangue tanto che su Facebook scrive : "Anche quando ero incinta mi ha picchiata e Rosalù è un miracolo sia nata. Questa volte le botte me le ha date al punto di farmi abortire il figlio che portavo in grembo". Probabilmente, dopo questo post, il cantante riceve continui insulti e continue domande perché la sua reazione su Facebook appare sorpresa tanto che si giustifica scrivendo: "Solo poco fa ho appreso su Facebook cosa sta accadendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà solo perché una storia finisce? Farò di tutto per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista". A questo punto la pioggia di commenti è scontata, chi si schiera dalla parte di lei insultando Di Cataldo, chi si schiera dalla parte di lui, dicendo che l'unico obiettivo della moglie è quello di un po' di visibilità. Ancora non si sa da che parte stia la verità, personalmente dubito che lei abbia cosparso un feto di Ketchup e tanto meno si sia colorata il naso con il sangue finto che si usa nella festa di Halloween. Ma continuiamo. La Millaci da grande Donna dedica successivamente un post, sempre su Facebook, al suo "uomo": "Caro Massimo Di Cataldo non avrei mai voluto arrivare a dire pubblicamente che uomo sei, e a pubblicare queste foto così terribili. Tu che ci tieni così tanto alla tua faccina angelica.. alla tua carriera ormai fatiscente al punto che hai scelto di convivere con due personalità diverse ed opposte peggio di dottor Jekil e mr. Hide.
Sai...dopo 13 anni di un grande amore ma anche grandi sofferenze ho pensato di farti un regalo. L'ultimo degli infiniti che ti ho fatto in questi anni. Il più prezioso:
forse ora prenderai coscienza ...visto che sembri sempre inconsapevole delle tue azioni come farebbe un bimbo di 3 anni.
Forse stavolta ti sto aiutando davvero.
Ti regalo la possibilità di fare un Upgrade. Quello di diventare finalmente un Uomo. E non lo faccio per rabbia ma per la nostra piccola Rosalù che ha bisogno di un padre e non di un fratellino piccolo e violento. Buona vita Massimino e buon premio Lunezia. Premieranno il tuo grande onore nei confronti di noi donne tutte."
Perché sì, quando succedono questi episodi, noi donne tutte ci sentiamo ferite, deluse ed è una coltellata al cuore per ognuna di noi.
Ma Di Cataldo non molla, e il suo ultimo post fa capire che lui è ancora stupefatto, vuole far passare la sua donna per una falsa che sta descrivendo un episodio surreale tanto che conclude con un deciso: "La verità verrà a galla. Io non temo poiché non ho niente da nascondere".
In questa storia però c'è una terza persona, l'ex moglie di Massimo Di Cataldo, tirata in causa in questo botta e risposta mediatico: "Proteggiamo i nostri figli dalla violenza e non facciamoci ingannare dalle canzoni romantiche. e questo lo sa bene pure la tua ex moglie Jorgelina" scrive Anna Laura, sempre su Facebook.
A questo punto Jorgelina deve intervenire e anche lei lo fa tramite social network: "Credo che quella donna sia una persona squilibrata, che ha fatto molto male a me e a mia figlia... Quando vivevamo a Trastevere, con Massimo, lei lo perseguitava, citofonava a tutte le ore della notte, nonostante io avessi una bambina piccola, la mia primogenita, Carlotta, che dormiva. Lo tempestava di messaggi per costringerlo a scendere. Mi sembrava ossessiva ed emozionalmente squilibrata. Massimo mi avrà tradito con 500 donne, ma lei non gli dava tregua, nemmeno quando lui pensava di ricostruire la famiglia. Ha invaso la nostra vita quotidiana, ha fatto tanto male a Massimo e a me".
Cara Jorgelina, la verità non è ancora venuta a galla, i nodi non sono ancora venuti al pettine, difendere il tuo ex marito, che ti ha tradito con 500 donne come hai detto solo per dichiarare guerra alla donna che te l'ha portato via non ti fa onore, alle volte la solidarietà femminile non farebbe male.
Donne DENUNCIATE, non si tratta di vergogna o di "sputtanamento", DENUNCIATE!
Tutta la storia è molto triste, ma ciò che è ancora più triste è che viviamo in un paese dove imponiamo alle donne cosa devono fare in casi come questi e non facciamo nulla per far sì che questi casi non si verifichino.

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